MG A
MG A | |
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Una MGA 1600 del 1961 | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Morris Garages |
Tipo principale | Spyder |
Altre versioni | Coupé |
Produzione | dal 1955 al 1962 |
Sostituisce la | MG Serie T |
Sostituita da | MG B |
Esemplari prodotti | 101.081 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3.960 mm |
Larghezza | 1.450 mm |
Altezza | 1.220 mm |
Passo | 2.388 mm |
Massa | 902 kg |
Vista posteriore |
La MG A è stata una autovettura sportiva spyder prodotta dalla divisione MG della British Motor Corporation dal 1955 al 1962.
La MG A ha sostituito le vecchie auto serie T e rappresentò un cambio di stile definitivo rispetto ai veicoli precedenti. L'auto è stata lanciata ufficialmente al Salone dell'automobile di Francoforte del 1955. È stata sostituita dalla MG B, quando ha cessato la produzione nel mese di luglio 1962. Durante questo tempo, la BMC ha venduto 101.081 unità, la stragrande maggioranza delle quali sono state esportate; con 5.869 vetture vendute nel mercato interno, ha la più alta percentuale di esportazione di qualsiasi altra auto britannica.
La progettazione risale al 1952, quando il designer MG, Syd Enever, creò un corpo più snello per l’auto TD Le Mans di George Philips. Il problema con questa vettura è stata l'alta posizione a sedere del conducente a causa delle limitazioni di utilizzo deltelaio TD. Per risolvere il problema fu progettato un nuovo telaio più basso ed efficiente che desse una migliore posizione al guidatore. Un prototipo è stato costruito e mostrato al presidente della BMC Leonard Lord. Lord, ebbe così l'idea di produrre una nuova auto, nonostante avesse firmato due settimane prima un accordo con Donald Healey per produrre la Austin-Healey.
La riduzione di vendite dei tradizionali modelli MG causò un cambio di mentalità e il nome della vettura, chiamata inizialmente serie-UA, fu cambiato. Essendo così diversa dai vecchi modelli, fu chiamata MG A, il "primo di una nuova linea", per citare la pubblicità dell’epoca. Ci fu disponibile anche un nuovo motore, l’auto non montò più i motori XPAG, originariamente a lei destinati, ma fu dotata di nuovi motori tipo B-Series creati dalla BMC che consentirono una linea inferiore del cofano a causa delle dimensioni ridotte.
La prima versione, la MG A 1500, montava un motore di 1489 cm³ che sviluppava 68 cv (51 kW), ma la potenza fu presto aumentata a 72 CV (54 kW). Tutte le ruote montavano freni idraulici a tamburo. Fu prodotta anche una versione coupé, portando la produzione totale della MGA 1500 a 5.875 unità.
Nel 1958 entro in commercio un modello ad alte prestazioni denominato Twin Cam. Fu utilizzato lo stesso motore tipo B-Series con la testa cilindro in alluminio, che si avvaleva di un'alta compressione capace di sviluppare 108 CV (82 kW) (100 CV nella versione a bassa compressione). Furono montati anche quattro freni a disco Dunlop insieme a ruote in acciaio simili a quelle utilizzate sulle versioni racing della Jaguar (mai furono montati cerchi a raggi sulle versioni Twin Cam). Il motore era noto per i problemi di affidabilità che manifestava nel corso della produzione, inoltre le vendite non ebbero mai il successo sperato. Ironia della sorte, l'origine del problema fu scoperto solo dopo che la produzione fu terminata e molte Twin Cam restaurate sono oggi più affidabili di allora. La produzione terminò nel 1960 dopo che furono prodotte 2.111 unità. La MGA Twin Cam può essere distinta dagli altri modelli per il suo centro in acciaio delle ruote.
Nel maggio del 1959 la versione standard ricevette una versione aggiornata del motore, ora era di 1588 cm³ e sviluppava 79.5 CV, nacque così la MGA 1600. Furono montati dischi anteriori, ma la batteria è rimasta nella parte posteriore. Furono prodotte 31.501 unità in meno di tre anni. Esternamente la vettura era molto simile alla MGA 1500, ma con alcune piccole differenze: color ambra o bianco(dipendeva dal mercato), fari anteriori con copri lampade bianche, fari posteriori separati dagli indicatori di direzione, così come indicava il nuovo codice della strada e la scritta 1600 nella parte posteriore.
Fu poi prodotto un certo numero di versioni 1600 De Luxe con allestimento dei restanti telai della twin cam uscita nel frattempo dalla produzione. Furono prodotte 70 versioni roadster e 12 versioni coupé.
Per la produzione successiva del modelli denominati 1600 Mark II e 1600 Mark II De-Luxe, che inizio nel 1961, la cilindrata del motore fu portata a 1622 cm³ aumentando l'alesaggio da 75,4 mm a 76,2 mm. Questa versione ebbe anche un incremento del rapporto sull’asse posteriore e di potenza portandosi a 86 cv e rese la guida più rilassata alle alte velocità. Su questa versione cambiarono alcuni dettagli estetici che fecero perdere un po' di fascino alla vettura e ne appesantirono la linea. Infatti la calandra anteriore cromata, i cui elementi verticali seguivano prima il profilo sgusciante della vettura, ora erano invece verticali creando uno strano effetto che fu definito "a scalino" e posteriormente aveva una nuova fanaleria non più verticale, che seguiva la curva del parafango, ma orizzontale. Furono prodotte 8.198 unità nella versione roadster e 521 unità nella versione coupé. Come per la 1600 De Luxe, furono prodotte 290 versioni roadster De Luxe Mark II e 23 versioni coupé De Luxe Mark II.
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