LA MISSION E' INDIRIZZATA ALLA TUTELA E ALLA SALVAGUARDIA DELLE AUTO D'EPOCA.
La passione per l'automobile é un elemento che ci contraddistingue nel mondo ed é il "fil rouge" della storia economica, industriale e sociale del nostro Paese nel ventesimo secolo.
Questapassione oggi é attanagliata dalla crisi economica, dalla cupidigia dell'Erario, dall'eccesso di burocrazia e dalla mancanza di attenzione da parte delle istituzioni nazionali e locali.
Ecco perché l'ACI rinnova oggi il suo impegno a tutela dell'amore e della cultura degli Italiani per le quattro ruote, intraprendendo un nuovo percorso a salvaguardia dell''automobilismo d'epoca sotto il marchio di ACI STORICO.
Dopo 108 anni l'ACI torna cosi alle origini, riscoprendo il logo del 1905 e una mission da declinare a favore delle automobiliprotagoniste della nostra storia.ACI Storico sarà, infatti un sistema di tutela giuridica dei collezionisti di veicoli d'epoca nonché unapiattaforma per garantire agli appassionati il godimento sereno, pieno e reale del loro entusiasmo.
Sotto questo nuovo marchio l'ACI redigerà il proprio Registro Storico, che sarà il punto di riferimento normativo per i collezionisti che vedranno cosi riconosciuti i propri diritti indipendentemente dall'onerosa iscrizione a un'associazione.
ACI Storico sarà anche un club che accomunerà gli automobilisti piu' appassionati di questo settore,
offrendo loro una serie di vantaggi (soprattutto in campo assicurativo) e nuove occasioni di divertimento.
Infine ACI Storico sarà un abiblioteca online con tutto il patrimonio - oggi gelosamente custodito negli archivi della sede nazionale di ACI e negli Automobil Club Provinciali - di documenti, libri, giornali, riviste, pubblicità e testimonianze storiche del mondo dello sport e della mobilità.
"ACI sarà anche il primo interlocutore anche dei possessori di auto d'epoca - dichiara il Presidente Angelo Sticchi Damiani - perché ha la storia, la tradizione, il KNOW HOW e le strutture per porsi come interfaccia dei collezionistiper l'assistenza normativa e meccanica, il rilascio di certificati e documenti, la fruizione delle facilitazioni tributarie e assicurative, l'organizzazione di raduni, mostre e incontri. L'Automobil Club D'Italia è l'unico soggetto pubblico capace di fornire al paese risposte repentine e qualificante in tema di mobilità, sia storica che di tutti i giorni"
" La nostra prima sfida é sul piano culturale - ha aggiunto Damiani Sticchi - contro il piu' antico e sbagliato dei pregiudizi:l'auto d'epoca non é un bene di lusso. Il piglio del fisco é arrivarto a generare paradossi in questo settore, imputando ad un automobilista 46.000 euro di reddito annuo solo peché guidava una mercedes 240D del 1982 comprata con 1.250 euro":